kernel e sistema operativo

Se probabilmente ognuno di noi ha più o meno presente cosa sia un sistema operativo, noto anche con la sigla OS, non tutti forse conoscono la definizione di kernel, ed ecco quindi un articolo che chiarirà tutti i vostri dubbi su questi due concetti del mondo informatico. Kernel e sistemi operativi non avranno più segreti per voi.

Cosa sono i sistemi operativi e i kernel?

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Tornando a noi, in informatica per Sistema Operativo, noto anche con l’acronimo SO o OS (dall’inglese Operating System), si intende un software di base utile a gestire le risorse hardware e software di un dispostivo elettronico, come potrebbe essere un computer fisso o portatile, ma anche i più moderni smartphone e tablet. Tale sistema operativo, diverso a seconda del dispositivo che si utilizza, entra in funziona dal momento in cui l’apparecchio viene acceso al momento in cui si spegne. Tra gli OS più diffusi oggi ricordiamo Android, iOS, Windows, Linux e MacOs.
Il kernel, invece, rappresenta un concetto meno noto ai più, indicando la componente centrale di ogni sistema operativo, rappresentandone il vero e proprio nucleo. Il kernel, infatti, svolge un ruolo di ponte tra le risorse hardware e software, di conseguenza, è chiaro affermare come nessun sistema operativo sarebbe in grado di funzionare senza la sua presenza.

A cosa servono gli OS e i Kernel?

Come si può facilmente intuire dalla sua definizione, il ruolo principale di ogni sistema operativo è quello di coordinare tutte le risorse permettendo il corretto funzionamento di ogni dispositivo attraverso continui scambi tra componenti software e hardware. Il ruolo del kernel, invece, è quello di gestire la memoria, la gestione dei processi, delle attività e del disco. Esistono principalmente cinque tipologie di kernel differenti, tra le quali figurano il kernel monolitico, il microkernel, il kernel ibrido, il nanokernel e l’esokernel.Tipologie di Kernel.
Analizzando nel dettaglio i cinque kernel differenti che abbiamo precedentemente enunciato, il kernel monolitico contiene in un solo file tutte le funzioni primarie dell’OS e diversi driver. Il microkernel invece, contiene soltanto alcune funzioni basilari, tra le quali il multitasking, la gestione degli spazi di memoria e la comunicazione tra i processi, lasciando invece tutte le altre funzioni a programmi terzi ed esterni, noti anche come server. Il kerne ibrido rappresenta una vera e propria fusione tra i primi due, raccogliendo i punti di forza di uno e dell’altro, utilizzati oggi nella maggior parte dei sistemi operativi commerciali, come ad esempio Windows e MacOS. L’esokernel si struttura in maniera del tutto differente, funzionando come una sorta di filtro tra parte hardware e software, utilizzato principalmente per motivi di sicurezza. I nanokernel, infine, altro non sono che una forma più estrema dei microkernel, in cui la loro struttura viene ridotta al minimo lasciando tutto il resto delle funzioni a driver esterni, anche in questo caso.
Giunti alla conclusione, risulta chiaro adesso come sistemi operativi e kernel siano due concetti distinti, ma strettamente correlati tra loro. Se gli OS rappresentano la struttura principale, i kernel sono inglobati al loro interno ed è grazie a loro se i primi possono funzionare correttamente, entrambi dunque esistono mai separatamente ma funzionano l’uno di fianco all’altro.